SORRENTO: UNA DEMOLIZIONE NON OTTEMPERATA ENTRO I TERMINI PRESCRITTI. I “BRAVI” DI DON MASSIMO AL SERVIZIO DEI POTENTI E CONTRO LA LEGGE

SORRENTO: UNA DEMOLIZIONE NON OTTEMPERATA ENTRO I TERMINI PRESCRITTI. I “BRAVI” DI DON MASSIMO AL SERVIZIO DEI POTENTI E CONTRO LA LEGGE

SORRENTO: UNA DEMOLIZIONE NON OTTEMPERATA ENTRO I TERMINI PRESCRITTI. I “BRAVI” DI DON MASSIMO AL SERVIZIO DEI POTENTI E CONTRO LA LEGGE

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Repetita iuvant . Una sentenza latina che cozza violentemente con chi usando vari sotterfugi e con il sostegno di potentati politici, fa orecchie da mercante ad un’ingiunzione di demolizione, di cui sono scaduti abbondantemente i termini.

Ricordare ai  dirigenti ” battitori liberi” del comune di Sorrento, che scambiano la “cosa pubblica” per casa loro, o meglio, per il proprio orticello, da “innaffiare”, è un obbligo morale e di legge  a cui dovrebbero far riferimento gli Amministratori sorrentini e lo stesso Segretario comunale.

L’esempio di qualcuno, che preso con le “mani” nel sacco, (della città), ha dovuto cambiare aria per evitare quella concessa “ad ore”, in case protette, dovrebbe insegnare qualcosa ad impiegati “distratti”.

L’ordinanza di demolizione per un’aiuola di parcheggio abusiva realizzata su strada di proprietà Ans, con relativa copertura, in via Nastro Verde, non è stata ancora eseguita dall’integerrimo rappresentante dei Vas sorrentini, censore dei costumi altrui.

Quale l’escamotage suggerita dai suoi compagni di merenda per rimandare o non eseguire l’ordinanza ?.

Lo chiedono i cittadini perbene al Primo Cittadino! .

Ai tutori della legge invece si chiede di ridare fiducia ai cittadini rassegnati ad un potere parallelo in città, quello dei prepotenti politici (molto dei quali famosi pregiudicati), esempio deleterio per le giovani generazioni.

Gaetano Milone

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